I PRESIDENTI DELLA FAMIGLIA ALPINISTICA DALLA FONDAZIONE AD OGGI
1959-1960 |
GIUSEPPE VALLI PIETRO ASINARI SERGIO RODELLA |
1961 |
GIORGIO MARASTONI |
1962 – 1963 |
GIAN PAOLO ZAGOLI |
1964 |
GIANNI GENTILIN |
1965 |
MARIO RODIGHIERO |
1966-1967 |
GIORGIO MARASTONI |
1968 |
ENNIO FALZI VITTORIO FAZZI CARLO TRIVELLATO |
1969 |
VITTORIO FAZZI NILIANO POLI |
1970 -1971 |
NILIANO POLI |
1972 |
DON ROMEO SORIO ADELINO MOLINAROLI |
1973 |
ADELINO MOLINAROLI |
1974 |
DON ROMEO SORIO |
1975 |
ADELINO MOLINAROLI |
1976® 1978 |
ORAZIO SIMEONI |
1979® 1981 |
ADELINO MOLINAROLI |
1982® 1991 |
RENATO GRANUZZO |
1992® 2005 |
VITTORIO RACCANELLI |
2006® 2015 |
DIEGO ROMORELLI |
2016® 2019 |
RENO COSTI |
2020 - 2022 |
DIEGO ROMORELLI |
2023 -2025 |
LORELLA LOVATO |
Lettera del Presidente per i 50 anni di fondazione della Famiglia Alpinistica - 2008
Cari Soci,
siamo a festeggiare l’importante traguardo del 50° anno di fondazione con la realizzazione di questa pubblicazione che vuole essere qualcosa di più del solito numero speciale di “Ascendere”, un qualcosa che resti nella nostra memoria, nelle nostre case e soprattutto a disposizione di chi verrà dopo di noi.
Cinquanta appunto, tanti sono gli anni che sono passati da quel lontano settembre del 1958, quando don Romeo Sorio e un gruppo di amici appassionati di montagna innalzarono una Croce su cima Antermoia.
Fu l’inizio della nostra storia, una bella storia che ancora oggi rivive nel suo motto delle tre “A” (Altezze, Amicizia e Allegria).
Il motto della “Famiglia Alpinistica” forse qualcuno lo troverà obsoleto; io penso invece che come mai prima d’ora possa essere attuale e indispensabile per far apprendere a chi va in montagna non solo l’amore per la stessa, ma anche il giusto rapportarsi con gli altri soci, in un clima di sincera amicizia.
Per questo siamo diversi dalle altre “realtà alpinistiche” veronesi.
Non è presunzione, ma abbiamo qualcosa in più, la nostra storia ce lo insegna e ce lo ricorda, ogni nostra attività non può e non deve escludere nessuno, ogni socio deve sentirsi parte del gruppo e non ai margini dello stesso, pena la decadenza e l’anonimato.
Vorrei ricordarvi lo sforzo fatto in questi anni per rinnovare e rendere più bello il nostro “Ascendere”, l’apertura del sito Internet, il continuo rinnovo del nostro campeggio estivo e tutte le attività programmate che richiedono sempre maggiore impegno organizzativo.
Mi sento in dovere di ringraziare tutti i soci e amici che in questi anni si sono prodigati per il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti, il consiglio di presidenza, tutti coloro che hanno collaborato alla stesura di questa pubblicazione, e infine tutti voi per la rinnovata fiducia.
Permettetemi di dedicare un pensiero al nostro fondatore don Romeo Sorio e a tutti quei soci che ci hanno lasciato, ma che hanno segnato profondamente la vita della nostra associazione.
A loro vada il nostro ricordo e un sentito ringraziamento per tutto quello che hanno dato.
Diego Romorelli
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Lettera del Presidente per i 60 anni di fondazione della Famiglia Alpinistica - 2018
Cari amici,
il prossimo 18 novembre festeggeremo il 60° anniversario dalla fondazione della Famiglia Alpinistica. 60 anni son passati da quando don Romeo Sorio e un gruppo di amici appassionati di montagna, di ritorno dall’impresa nella quale eressero una croce sulla cima dell’Antermoia, decisero di fondare il Gruppo che poi divenne la Famiglia Alpinistica. Da allora di strada ne abbiamo fatta tanta! Alla guida della Famiglia Alpinistica si sono succeduti numerosi Presidenti, alcuni ci hanno lasciato, ma lo spirito fondante è rimasto sempre quello ben rappresentato dalla tre “A”: Altezze, Allegria e Amicizia.
E guardando a quello che è stato fatto, come non esserne orgogliosi! Ogni anno riusciamo a realizzare escursioni domenicali, trekking di più giorni, la castagnata, e poi gestire il campeggio, che rappresenta un irrinunciabile evento di socializzazione,
e che, grazie alla collaborazione di un gruppo di soci volenterosi, viene continuamente migliorato.
E pensando alla Famiglia Alpinistica come a un coro, dove le voci si uniscono nella canzone, trovo i nostri valori perfettamente descritti nella poesia di Bepi Sartori,
CANTAR IN CORO
Quando la strada la te fa paura, quando te ciapa la malinconia, se te senti cantar férmate pura!
Te passarè na sera in compagnia, te trovarè de amissi un gran tesoro, te capirè cossa vol dir un coro!
Cantar in coro
l’è passar qualche ora in alegria, l’è caminar tegnendose par man, l’è verghe tuti na speransa noa, na strada sola, l’è n’emossion granda che pol capirla solo chi la proa.
Cantar in coro
l’è parlar col Signor, l’è na preghiera molà nel vento a ringrassiar el Ciel, l’è capirse coi oci, star vissini, butar zo qualche goto in compagnia, volar distante con la fantasia.
Cantar in coro
l’è volerse più ben, sentirse uniti, fradei, amissi, na fameja sola, sentarse tuti a la stessa tola, cantar alegri con el sol in gola! L’è ritrovarse insieme contenti e bei dopo na giornada de lavor…
par quei come noantri, che se sa contentar, l’è tuto, el coro!
E fintantoché questi valori vivranno, sono certo che la Famiglia Alpinistica
continuerà a crescere.
BUON ANNIVERSARIO A TUTTI!
Reno Costi
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