ZONA : APPENNINO BOLOGNESE / PISTOIESE |
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Dove andremo : Punta Sofia – Corno Alle Scale – Lago Scaffaiolo e Rifugio Duca degli Abruzzi – Cascate del Dardagna e il Santuario della Madonna dell’Acero. |
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DIFFICOLTA’: E (Escursionistico) |
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PARTENZA: ORE 6.00 CONTRDA POLESE (Verona) con il PULLMAN RIENTRO: IN TARDA SERATA DEL 29 GIUGNO |
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DISLIVELLI, TEMPI, QUOTE :
1° GIORNO : circa 300 METRI IN SALITA, ALTRETTANTI IN DISCESA- TEMPI: 3 ORE, escluso soste.(ne faremo parecchie per ammirare le cascate) Partenza quota 1200 circa - Quota massima: 1500 circa
2° GIORNO : circa 500 METRI IN SALITA, ALTRETTANTI IN DISCESA- TEMPI: 4 ORE, escluso soste (soste dovute per ammirare lo stupendo panorama). Partenza quota 1500 circa – Quota massima : 1945 circa (Corno alle Scale) |
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DIRETTORI DI ESCURSIONE: |
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ATTREZZATURA OBBLIGATORIA: = Scarponi alti alla caviglia ATTREZZATURA CONSIGLIATA: Bastoncini da trekking, abbigliamento adatto alla stagione e alle quote raggiunte. PRANZI : individuali al sacco
AMBIENTE E STORIA:
Il Parco del Corno alle Scale è compreso interamente nel comune di Lizzano in Belvedere e confina ad ovest con il Parco dell'Alto Appennino Modenese. Un massiccio che sfiora i duemila metri segnato fino alla vetta dagli strati di arenaria (da cui il nome le "Scale") ben evidenti come il profilo di un libro poggiato sopra la faggeta. Vallate solitarie, piccoli paesi che emergono dal bosco, santuari e cascate sono disposti a ventaglio ai piedi della montagna.
1° GIORNO , Partiremo dal Santuario della Madonna dell’Acero (Circa 1200 m ) Dietro il santuario parte il sentiero CAI 331, un comodo e largo percorso che ci porterà ad ammirare la prima grande cascata. Proseguiremo lungo il sentiero CAI 333, che si arrampica nel bosco di faggi, costeggiando il corso d’acqua. Il sentiero presenta punti ripidi, addolciti però da gradini e in alcune parti protetto da una staccionata di legno. Lo spettacolo offerto dalle cascate è davvero unico: il Dardagna compie sette sbalzi, e il sentiero li costeggia tutti. Dopo l’ultima cascata prenderemo il sentiero 337 e arriveremo al lago di Cavone – ritorneremo poi al punto di partenza seguendo una stradina forestale e se aperto, potremo visitare il Santuario della Madonna dell’Acero.
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2° GIORNO , Dopo colazione il pullman ci porterà sul piazzale degli impianti a fune del Corno alle Scale (siamo a circa 1500 metri di altitudine). Da qui, con i sentieri 329 – 335a - 335 saliremo a Punta Sofia (1939 m) e il Corno alle Scale (1945 m) . Dalla cima si gode di una vista spettacolare a 360° : dalla Val Padana e le Alpi al Mar Tirreno e l’isola d’Elba. A est troneggia il Monte Gennaio, già sul versante toscano, mentre a ovest figurano il Cupolino, il lago Scaffaiolo, lo Spigolino, il Monte Cimone e dietro le Alpi Apuane. Ripartiamo e scendiamo al passo dello Strofinatoio e da li al bellissimo lago Scaffaiolo con l’adiacente rifugio Duca degli Abruzzi (1794 m) – Per ultimo, chiudiamo l’anello e con il sentiero 329 scendiamo al punto di partenza. PERNOTTAMENTO : In mezza pensione presso l’Hotel Corno alle Scale (L’albergo si trova nel centro di Vicidiatico e a pochi km dalle nostre escursioni). CONTRIBUTO SPESE DI PARTECIPAZIONE : …………………(da definire)
ISCRIZIONI : in sede giovedì…(da definire) , versando la caparra di € 100 – saldo entro il 12 /06 – dal giorno dopo anche per e-mail : informazioni@famigliaalpinistica.it
Per partecipare all’escursione è necessario essere soci CAI con tessera valida. La partecipazione all’escursioni implica la lettura della presente locandina: i partecipanti confermano di essere stati puntualmente informati sulle caratteristiche dell’itinerario da percorrere e sul livello di difficoltà tecniche del percorso; di essere a conoscenza dei rischi oggettivi connessi all’attività in montagna e di assumerli a proprio carico; di non avere alcuna patologia che possa impedire o compromettere il buon andamento dell’escursione o mettere a rischio la propria incolumità o quella di altri partecipanti. Coloro che si allontanano dal percorso e/o gruppo senza l’autorizzazione degli accompagnatori, devono ritenersi esclusi dal gruppo e lo fanno a loro rischio e pericolo.
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COSA SAPPIAMO DEL SANTUARIO DI MADONNA DELL’ACERO ?
Il culto nato attorno al Santuario della Madonna dell’Acero ha origini nell’adorazione di un’immagine sacra posta in un contesto silvestre. Si narra che la Madonna apparve a due pastorelli, che si erano riparati sotto ad un acero, salvandoli da una bufera di neve e ridonando, ad uno di loro, l’uso della parola. Siamo nel 1500 e la notizia dell’apparizione della Madonna si diffuse rapidamente di casa in casa, giù lungo la valle del Dardagna ed oltre, anche nel vicino crinale toscano. La devozione dei viandanti che percorrevano questi luoghi fu ben presto avvalorata anche dal racconto di altri prodigiosi miracoli tanto da spingerli ad edificare nel 1535 una prima cappella. Furono tagliati i rami dell’acero lasciando nel terreno solo il tronco che racchiudeva l’immagine sacra, attorno al quale gli abitanti del luogo vi costruirono una piccola cappella in pietra. Un secolo dopo, nel 1692, la costruzione aveva già assunto le sembianze attuali. Ciò che colpisce oggi visitando il Santuario è la semplicità e l’armonia di un edificio nato non certo dall’idea di un grande architetto bensì dalla devozione popolare che, pur nel suo stile rustico, ha conferito al complesso un aspetto naturale difficilmente riscontrabile altrove. Durante i mesi di apertura del Santuario (da maggio a ottobre), è possibile ammirare anche alcuni ex-voto, si tratta di tavolette in legno dipinte che, oltre a testimoniare un evento tragico risoltosi in modo apparentemente miracoloso, rappresentano una preziosa testimonianza storica sugli usi e sui costumi tipici dell’epoca.
(tratto dal sito www.cornoallescale.net )