Alla scoperta della Valle dei Mòcheni, nel Trentino più silenzioso
12 – 13 aprile
Un lembo della provincia di Trento, ricca di curiosità e dalla storia lunghissima, senza impianti di risalita. Contornata dalle cime del gruppo del Lagorai, la Valle dei Mocheni, chiamata anche la “Valle incantata”, si estende a un’altitudine compresa fra i 700 e 1500 metri ed è solcata dal fiume Fersina, affluente dell’Adige. Nel maggio 1915 lo scrittore austriaco Robert Musil, futuro autore di uno dei più importanti romanzi del Novecento, L’uomo senza qualità, arriva a Palù del Fersina in qualità di tenente dell’esercito austro-ungarico. La singolarità della Valle in tutti i suoi particolari aspetti lo colpisce profondamente: i paesaggi naturali dell’alta montagna, dei prati e dei boschi, gli abitanti, le loro attività quotidiane, le loro case, la lingua da loro parlata, la storia mineraria che ha segnato luoghi e leggende. Pur essendo poco lontana in linea d’aria da Trento, in alcuni dei villaggi della valle può capitare di sentir parlare, oltre all’italiano, una lingua che suona come il tedesco. Attenzione, però: non è il titsch dei Walser, che deriva dall’alemanno. Ed è ben diversa dal tedesco ufficiale. Si tratta di un dialetto del Bavarese, oggi parlato in quattro comuni (Roveda/Oachlait, Frassilongo/Garait, Fierozzo/Vlarotz e Palù/Palai) da circa 1400 persone (dati 2021). La Valle dei Mocheni oggi si propone come meta per gli amanti della natura. Ci sono poche strutture, qualche stanza in affitto e baite d’alpeggio riattate per un turismo lento che vuole assaporare la bellezza della montagna.
PROGRAMMA
Primo giorno
Partenza ore 7 da Contrada Polese
Arrivo a Palù del Fersina (1360 m) intorno alle ore 10
A Palù del Fersina inizia la nostra prima escursione che ci porterà al piccolo Lago di Erdemolo (2005 m), a forma di cuore, forse la meta più conosciuta della Valle dei Mocheni. La salita al Lago di Erdemolo è riconosciuta come la regina delle escursioni: si attraversano bellissimi paesaggi tra boschi, radure e zone di alpeggio, circondati da una incontaminata natura.
Lunghezza del percorso poco più di 8 km
Dislivello 600 m circa
Tempi di percorrenza 4 ore circa
Rientro al Sant’Orsola Relax Hotel. Cena, pernottamento e prima colazione.
Secondo giorno
Proponiamo due alternative, un percorso impegnativo e uno più tranquillo, che certamente non vi deluderà.
Gruppo A
Partenza dall’albergo con il pullman. Al Passo del Redebus inizia la nostra escursione a piedi verso Malga Pez, dove c’è un balcone naturale con stupendo panorama. Si prosegue per Malga Cambroncoil. Ritorneremo al pullman seguendo lo stesso percorso.
Dislivello 500 m circa
Lunghezza del percorso 10 km crca
Tempi di percorrenza 4 ore circa
Gruppo B
L’escursione, più tranquilla, ma molto suggestiva, ci porterà al Museo Pietra Viva in località Stefani e al Sentiero delle Fate. Il Sentiero Fatato è un sentiero tematico che si articola all'interno del bosco e ha come tema il mondo fiabesco. Il percorso è disseminato di sculture in legno a forma di funghi fatati, gnomi e fate.
Quota di partecipazione € 180
La quota comprende cena, pernottamento presso il Sant’Orsola Relax Hotel, prima colazione e cestino per il pranzo al sacco del secondo giorno
Stiamo valutando la possibilità di proporre una Messa, naturalmente facoltativa, il mattino di domenica 13 aprile (domenica delle Palme)
Si raccomandano scarponi alti alla caviglia e, per precauzione,
anche i ramponcini!