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DOMENICA 26 GIUGNO
MONTE CASTELLAZ , CRISTO PENSANTE
La statua di marmo bianco era all'origine un masso estratto dalla cava di Canzoccoli di Predazzo, poi lavorato dallo scultore Paolo Lauton. Il peso è di circa 20 quintali e l’altezza di 180 cm. Sulla base del Cristo Pensante è stata posta una lastra di ferro con incisa una frase di Maria Teresa di Calcutta: “Trova il tempo di pensare, trova il tempo di pregare, trova il tempo di sorridere“.
Il punto di partenza è passo Rolle (1984 m ) . L’itinerario sale fino a Baita Segantini ( 2200 m ) e prosegue verso Val Venegiotta. Dopo 100 metri dalla strada bianca, si prende sulla sinistra la stradina con la segnaletica “Castellazzo – trekking del Cristo pensante”, che poco dopo si trasforma in un comodo sentiero che procede in pianura e leggera discesa godendo di una vista mozzafiato sulle Pale di San Martino, la Val Venegia e la Marmolada.
Alla fine della discesa, sotto i ghiaioni, si imbocca il sentiero di destra, dove, dopo 100 m, si possono osservare dei resti della Grande Guerra. A un certo punto, oltrepassato il tratto in piano, si prosegue in salita lungo una mulattiera che, dopo una serie di tornanti, diventa di nuovo sentiero e si inerpica in un lungo prato al termine del quale si arriva ad una selletta con una galleria. Da qui si procede verso destra passando davanti ad un rudere della guerra che segna la fine della salita. Si continua per 50 m lungo un camminamento della guerra, dove si possono intravedere nuovamente delle trincee e dei resti del primo conflitto mondiale. Dopo circa 200 m si arriva in cima. (2333 m) Si ritorna per la stessa strada.
NOTE IMPORTANTI
Per partecipare all’escursione è necessario essere soci CAI con tessera valida (anno 2022)
La partecipazione all’escursioni implica la lettura della presente locandina: i partecipanti confermano di essere stati puntualmente informati sulle caratteristiche dell’itinerario da percorrere e sul livello di difficoltà tecniche del percorso; di essere a conoscenza dei rischi oggettivi connessi all’attività in montagna e di assumerli a proprio carico; di non avere alcuna patologia che possa impedire o compromettere il buon andamento dell’escursione o mettere a rischio la propria incolumità o quella di altri partecipanti.
Coloro che si allontanano dal percorso e/o gruppo senza l’autorizzazione degli accompagnatori, devono ritenersi esclusi dal gruppo e lo fanno a loro rischio e pericolo.
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