Verona Città Murata

Domenica 6 Marzo 

Nel novembre del 2000 la nostra città viene iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO con la seguente motivazione: “Per la sua struttura urbana e per la sua architettura, Verona è uno splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi che si sono succeduti. Verona rappresenta inoltre in modo eccezionale il concetto della città fortificata in più tappe, caratteristico della storia europea”. Quest’ultima frase mette in luce il ruolo che le mura cittadine hanno sempre avuto per Verona: la storia della nostra città, infatti, è strettamente intrecciata alla storia delle sue mura, testimoni dei più importanti momenti di svolta del passato. In epoca romana le mura permettono di delimitare e definire la città, per poi caricarsi anche di una valenza ulteriore: con l’abbellimento delle due principali porte d’accesso nel I secolo d.C. si vogliono rendere subito evidenti a chi arriva da fuori la ricchezza e l’importanza di Verona. L’imperatore Gallieno affida al restauro e all’ampliamento della cinta muraria il compito di difesa contro la calata delle popolazioni germaniche dal nord che, complici le migliori condizioni di vita in Europa meridionale e il declino dell’Impero Romano, a partire dal III secolo d.C. premono sui nostri confini. Anche Teodorico, profondamente innamorato di Verona, tanto da farne la seconda capitale del suo regno, dedica attenzione alle mura, costruendo quelle che a lungo sono state confuse e definite “mura di Gallieno”. Nel XII secolo Verona è un libero comune e, come è facile immaginare, la città è cresciuta dai tempi di Teodorico: servono quindi altre mura che inglobino e proteggano i nuovi territori urbani. Sorge allora una nuova cinta muraria, avanzata di circa 300-400 metri rispetto alla precedente: sono le mura alte e sottili che vediamo in via Pallone. Il XIV secolo, epoca d’oro della nostra Verona, che ancora oggi si fregia dell’aggettivo “scaligera” proprio in onore ai protagonisti di questo periodo, vede la costruzione di nuove mura a sinistra e a destra Adige: è adesso che la città assume le dimensioni e la forma che la caratterizzeranno nei secoli a venire. Le mura magistrali, fatte realizzare da Cangrande della Scala nel 1325, verranno modificate nel XVI secolo dai Veneziani, che le adatteranno con bastioni, terrapieni e nuove monumentali porte d’accesso alle rinnovate tecniche belliche del tempo. Tre secoli più tardi la scena si ripeterà: saranno gli Austriaci allora, consci del ruolo strategico di Verona nella difesa del loro Impero, a fortificare la città con una serie di lavori, tra i quali spicca la trasformazione dei bastioni veneziani, anche questa volta secondo le tecniche belliche maggiormente all’avanguardia. Il nostro “trekking urbano” vuole rendere omaggio alle mura di Verona e mostrarci zone della città spesso trascurate o dimenticate. Non sarà un percorso cronologico, questo risulterebbe davvero difficile, né riusciremo a vedere esempi di tutte le epoche che vi ho elencato, ma riscopriremo una buona parte delle mura magistrali (scaligere, veneziane e austriache) e di quelle comunali. Cominceremo con la visita al Centro di Documentazione “Verona città fortificata” presso il Bastione delle Maddalene, primo spazio strutturato per diffondere la conoscenza del patrimonio costituito dall’architettura militare veronese. Proseguiremo camminando lungo le mura fino a Porta Vittoria, alla ricerca di dettagli e particolari sicuramente sconosciuti a noi che questo tragitto siamo soliti percorrerlo in automobile. Dopo aver costeggiato le mura comunali di via Pallone fino in piazza Bra, ci sposteremo a Porta Nuova, dove avrà inizio il percorso dedicato alle porte rinascimentali e ai bastioni veneziani e austriaci. La passeggiata lungo i bastioni, con attenzione agli aspetti più caratteristici delle diverse epoche, sarà inframmezzata dalle soste a Porta Palio e a Porta San Zeno. Concluderemo la visita lungo l’Adige presso Porta Fura.

PROGRAMMA : 

Ritrovo ore 8,45 a Porta Vescovo, davanti alla chiesa di Santa Toscana -Partenza ore 9:00

Pranzo individuale al sacco

Termine dell’escursione  : Porta Fura

Lunghezza del percorso :  10 km

Difficoltà : T (Turistico ) :  il percorso si svolge su strada asfaltata e su tratti erbosi, prevalentemente in pianura, con qualche leggera salita e prevede alcuni scalini; si raccomandano scarpe comode

Contributo spese € 20, compreso l’uso di radioguide.

Iscrizioni :  massimo 35 partecipanti.

NOTE IMPORTANTI

• PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA : e -mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o whatsapp o sms al numero 329 6914187  entro le ore 22  del giovedì precedente l’escursione  - la prenotazione sarà valida se confermata da comunicazione scritta di Famiglia Alpinistica.

Per partecipare all’escursione è necessario essere soci CAI con tessera valida

La partecipazione all’escursioni implica la lettura della presente locandina: i partecipanti confermano di essere stati puntualmente informati sulle caratteristiche dell’itinerario da percorrere e sul livello di difficoltà tecniche del percorso; di essere a conoscenza dei rischi oggettivi connessi all’attività in montagna e di assumerli a proprio carico; di non avere alcuna patologia che possa impedire o compromettere il buon andamento dell’escursione o mettere a rischio la propria incolumità o quella di altri partecipanti.

Coloro che si allontanano dal percorso e/o gruppo senza l’autorizzazione  degli accompagnatori, devono ritenersi esclusi dal gruppo e lo fanno a loro rischio e pericolo.

MISURE DI SICUREZZA ANTI-CORONAVIRUS IN ESCURSIONE

- Saranno rese operative le misure in corso al momento dell'evento, e comunque GREEN PASS rafforzato.